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19 September 2019

Residenze d’artista in Cina 2019

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il Comitato di Selezione composto da un rappresentante della Regione Toscana, Dott.ssa Elisa Mazzini, dal presidente di Zhong Art International, Xiuzhong Zhang, dall’artista di clara fama Robert Pettena, e, per l’Associazione Mus.e, dal Direttore Artistico de Murate Art District, Dott.ssa Valentina Gensini, per residenza d’artista in Cina presso l’Accademia di Belle Arti di Sichuan,  ha individuato il soggetto beneficiario del premio per la categoria “Operanti in Toscana” nella persona di Giulio Saverio Rossi, con votazione 80/100 Per la qualità della proposta e pertinenza alla tematica richiesta nel bando, oltre che per la qualità del percorso artistico.   Il comitato di selezione ha altresì individuato il soggetto beneficiario del premio per la categoria “Operanti in Italia” nella persona di Gabriele Dini, con votazione 95/100 Per la qualità ravvisabile sia nel percorso artistico che nel progetto proposto, pertinente alle finalità del bando.  

NUOVA SCUOLA DELLE NUVOLE E DELLA NEBBIA | Giulio Saverio Rossi

Il progetto Nuova scuola delle nuvole e della nebbia si sviluppa a partire dalla pratica del disegno, inteso come elemento che si trova alla base sia della tradizione rinascimentale che dell’evoluzione artistica in Cina. Durante le quattro settimane di residenza  si   creerà una scuola temporanea dedicata al disegno continuo delle nuvole così come appaiono in cielo. Partendo dai recenti studi che teorizzano la possibilità che le nuvole scompaiano definitivamente dai nostri cieli a causa del riscaldamento globale si elaborerà una continua mappatura delle nuvole, tesa da un lato a raccogliere la forma del transitorio, dall’altro a creare una mappatura visiva non più basata sulla conoscenza del suolo ma sulle nuvole. Il progetto crea un incontro ideale fra le due identità coinvolte nella residenza, la Toscana e La Cina, che trova una propria affermazione all’interno del medium del disegno inteso duplicemente sia come accettazione dell’effimero della forma che del suo tentativo di fermarla sulla carta tentando, in un gesto simbolico e paradossale, di   impedire  la scomparsa delle nuvole. Verrà chiesto di partecipare sia a persone senza una particolare preparazione artistica, sia ad artisti cinesi emergenti o affermati che si renderanno disponibili su invito diretto a diventare membri della Scuola.

EVERY FRAGMENT IS A GIFT | Gabriele Dini

In antropologia, l’idea che i valori sociali di una civiltà siano incarnati nei materiali è ben nota e consolidata da ampie ricerche su scambi e regali come parte di cerimonie e rituali del passato. I banchetti etruschi cosi’ come i protocolli rituali descritti nei primi testi cinesi ci aiutano a comprendere come gli oggetti trascendano la loro funzione, superando l’ ‘utile’ a beneficio del ‘simbolico’: Li Min scrive “contesti dove spesso una brocca ha un’anima, un vassoio è una persona, e quasi tutti i contenitori hanno translato i propri significati.” Le stoviglie in ceramica o in terraglia venivano usate come recipienti per le offerte di cibo, che era il mezzo per interagire con gli antenati e le divinità nei rituali ancestrali. Queste venivano donate incuranti del prestigio del materiale: per la classe agricola ogni ciotola veniva vista come potenziale contenitore per un dono agli dei. Il progetto artistico e’ finalizzato alla produzione di una serie di opere ispirate dalla civilta’ etrusca e quella cinese, che si formano su credenze e tradizioni legate alla ceramica, ai suoi processi, e al valore del dono. Nel 2014 e’ stata scoperta in Cina una lavorazione della ceramica finora sconosciuta chiamata ‘Coal-Clay Composite Ceramics’ che utilizza impasti e metodologie simili a quelle del bucchero etrusco. Ci sono due botteghe a conduzione familiare che tramandano questa tradizione alle generazioni successive: Zeng Qinghong workshop in Yingjing, e Huang Bin Xue in Gaoxian County, entrambi nella provincia di Sichuan. All’interno del periodo di residenza vorrei raccogliere materiali e sperimentare metodologie di lavoro all’interno di questi laboratori. Vorrei acquisire un senso di chi lavora questo materiale per capirne le tradizioni, le storie, la cultura e il modo di vivere. Attraverso questi processi vorrei inoltre attivare un confronto critico tra lavorazioni indigene e nuove tecnologie delocalizzate come manifattura digitale e automazione, portando gli studi all’ interno dell’ universita’ partner di Sichuan   Il Progetto è promosso dal Comune di Firenze nell’ambito del Festival dei Diritti Progetto Realizzato nell’ambito di Toscanaincontemporanea2019 con il sostegno di Regione Toscana e Fondazione Cassa di Risparmio Firenze